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Rif. DC 168(2016)

Il Consiglio d’Europa sollecita gli Stati membri a vietare l'uso di test genetici a fini assicurativi e proteggere al meglio i dati relativi alla salute o al patrimonio genetico trattati dalle compagnie assicurative

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Strasburgo, 26.10.2016 – Il Consiglio d'Europa esorta i Governi dei suoi Stati membri a garantire l'assenza di discriminazione, anche sulla base delle caratteristiche genetiche, e la tutela della privacy nel contesto dei contratti assicurativi volti a coprire i rischi legati alla salute, all’età o al decesso.

"I dati personali relativi alla salute e al patrimonio genetico sono estremamente sensibili e devono essere dovutamente protetti. I Governi hanno il dovere di garantire che nessuno sia discriminato a causa delle caratteristiche genetiche. I test genetici a scopi assicurativi devono essere pertanto proibiti", ha affermato il Segretario generale Jagland, aggiungendo che “le nostre raccomandazioni mostrano come proteggere al meglio i diritti degli assicurati in un mercato sempre più internazionale".

La nuova Raccomandazione adottata oggi enuncia i principi essenziali miranti a tutelare i diritti delle persone i cui dati personali sono trattati per finalità assicurative. Tiene altresì conto del legittimo interesse delle compagnie assicurative di valutare il livello di rischio presentato dall’assicurato. Le misure raccomandate includono un quadro rigoroso per la raccolta e l’elaborazione dei dati personali relativi alla salute, basato sul consenso degli assicurati, nonché il divieto di richiedere test genetici a fini assicurativi.

Intervista a Mark Bale, Presidente del Comitato di Bioetica del Consiglio d’Europa

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