Text Box: San Marino nel Consiglio d’Europa

San Marino nel Consiglio d’Europa


Punti chiave

·         San Marino è divenuto membro del Consiglio d’Europa il 16 novembre 1988.

·         San Marino ha ratificato 42 convenzioni del Consiglio d’Europa e ne ha firmate ma non ancora ratificate 14.

·         San Marino ha ratificato la Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo il 22 marzo 1989.

La storia

Gli obiettivi chiave del Consiglio d’Europa, la più antica organizzazione paneuropea, sono la tutela dei diritti umani, lo stato di diritto e la democrazia, nonché la difesa del patrimonio culturale comune. L’Organizzazione conta 47 Stati membri e ha creato oltre 200 convenzioni, molte delle quali sono divenute leggi nazionali in tutto il continente.

L’organo decisionale dell’Organizzazione è il Comitato dei Ministri, che adotta le convenzioni, invia raccomandazioni agli Stati membri, e supervisiona le esecuzioni delle sentenze della Corte europea dei Diritti dell’Uomo. È composto dai Ministri degli Affari Esteri o dai loro rappresentanti permanenti (ambasciatori a Strasburgo). Attualmente, il Ministro degli Affari esteri, Antonella Mularoni, rappresenta San Marino al Comitato dei Ministri. Dal febbraio 2001, il Rappresentante permanente di San Marino al Consiglio d’Europa è l’ambasciatore Guido Bellatti Ceccoli.

In seguito all’adozione da parte del Comitato dei Ministri, le convenzioni sono aperte alla firma. Queste devono essere ratificate dagli Stati membri per divenire giuridicamente vincolanti. L’ultima convenzione ratificata da San Marino è stata la Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei bambini contro lo  sfruttamento e gli abusi sessuali  (CETS 201), nel marzo 2010.

L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) è composta da rappresentanti dei Parlamenti dei 47 Stati membri. I testi adottati dell’APCE – raccomandazioni, risoluzioni e opinioni – servono come linee guida per il Comitato dei Ministri, i governi nazionali, i parlamenti e i partiti politici. Vi sono quattro sessioni dell’APCE all’anno, ognuna delle quali di durata settimanale.

San Marino è rappresentato nell’Assemblea parlamentare da una delegazione formata da 2 rappresentanti e altrettanti sostituti. Attualmente, Marco Gatti (EPP/CD) è a capo della delegazione e Fiorenzo Stolfi (SOC) è l’altro rappresentante. I membri di San Marino dell’APCE sono eletti tra i parlamentari del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino.

San Marino è rappresentato al Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa da una delegazione di 2 rappresentanti e 2 sostituti.

Il Segretario generale del Consiglio d’Europa – attualmente il norvegese Thorbjørn Jagland  – è eletto per un periodo di cinque anni ed è responsabile della pianificazione strategica, della gestione del programma delle attività e del bilancio dell’Organizzazione. Il bilancio ordinario del Consiglio d’Europa per il 2010 sfiora i 211 milioni di euro, ai quali San Marino contribuisce con € 80 612,35 (0.0382 %).



Il ruolo della Corte europea dei Diritti dell’Uomo è quello di assicurare che gli Stati, che hanno ratificato la Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, osservino i loro obblighi. La Corte esamina i reclami presentati dagli individui o dagli Stati, e dove trovi che uno Stato membro abbia violato qualsiasi diritto o garanzia, emana una sentenza vincolante. La Corte è composta da un giudice per ogni Stato membro. I giudici vengono eletti dall’APCE. Il giudice per San Marino alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo è Kristina Pardalos, che ha iniziato il suo mandato il 24 giugno 2009. Membro dell’ordine degli avvocati della Repubblica di San Marino, presta servizio presso uno studio legale dal 2002. È inoltre stata membro della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) dal 2004 al 2009.

Diversi organi indipendenti del Consiglio d’Europa verificano l’osservanza degli Stati membri rispetto agli standard dei diritti umani dell’Organizzazione.

Il compito del Commissario per i diritti umani consiste nel promuovere lo sviluppo, la consapevolezza ed il rispetto dei diritti umani all’interno degli Stati membri del Consiglio d’Europa. L’attuale Commissario è Thomas Hammarberg (Svezia), in carica dell’aprile del 2006. La sua unica visita a San Marino risale al gennaio 2008, durante la quale si è prestata particolare attenzione alle lacune legislative del paese (ad esempio per quel che riguarda la libertà di espressione, il sistema giuridico minorile, le punizioni corporali e la violenza domestica), nonché alla ratifica dei trattati del Consiglio –  tra cui la Carta sociale europea e il Protocollo opzionale alla Convenzione contro la tortura. Il rapporto relativo alla visita, pubblicato nell’aprile 2008, sottolinea le proposte positive del paese nel campo della disabilità, ma dallo stesso emerge anche come gli Stati non dispongano di alcun testo giuridico che condanni qualsiasi forma di violenza o discriminazione.

Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti disumani o degradanti (CPT) visita i luoghi di detenzione, quali carceri e centri di detenzione per minori, commissariati di polizia, centri di permanenza temporanea per stranieri ed ospedali psichiatrici, per verificare il modo in cui sono trattate le persone private di libertà e, all’occorrenza, per raccomandare dei miglioramenti agli Stati. I suoi membri sono esperti indipendenti. Il membro sammarinese, Maria Rita Morganti (Dipartimento della Giustizia del tribunale di San Marino), è sociologa e responsabile del Servizio Sociale per Adulti in esecuzione di pena.

La Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) combatte il razzismo, la xenofobia, l’antisemitismo e l’intolleranza. Le azioni dell’ECRI ricoprono tutte le misure necessarie per combattere la violenza, la discriminazione e i pregiudizi basati sulla razza, colore della pelle, lingua, religione, origine nazionale o etnica. Ad oggi, l’ECRI ha pubblicato tre rapporti sulla situazione nella Repubblica di San Marino. Gilberto Felici è l’attuale membro sammarinese dell’ECRI in carica fino al giugno 2013.

San Marino fa anche parte di alcuni specifici accordi come il Consiglio della Banca europea per lo sviluppo, il Centro Nord-Sud di Lisbona, la Commissione europea per la Democrazia attraverso il diritto – Commissione di Venezia (San Marino è rappresentato da Barbara Reffi).

Domande e risposte

Quali convenzioni del Consiglio d’Europa San Marino ha ratificato?

San Marino ha ratificato 42 convenzioni del Consiglio d’Europa, tra cui figurano la Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali, la Convenzione culturale europea, la Convenzione europea sull’estradizione, la Convenzione europea sulla mutua assistenza in materia penale, la Convenzione europea per la repressione del terrorismo, la Convenzione europea per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti, la Convenzione quadro per la tutela delle minoranze nazionali, la Convenzione sulle relazioni personali riguardanti i minori e il Protocollo n. 14 alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà fondamentali.

Quali convenzioni San Marino ha firmato ma non ancora ratificato?

San Marino ha firmato ma non ancora ratificato 14 convenzioni del Consiglio d’Europa tra cui, la Carta sociale europea (riveduta), la Convenzione penale sulla corruzione, la Convenzione del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo, la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani e quella sulla protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali.

  

Quante volte il CPT ha visitato San Marino?

Il CPT ha compiuto dal 1992 – quando la prima delegazione del CPT  ha visitato San Marino – tre visite regolari che hanno prodotto rapporti e raccomandazioni sulle azioni da intraprendere da parte delle autorità sammarinesi al fine di conformarsi con gli standard in materia di diritti umani del Consiglio d’Europa. Risale al febbraio 2005 l’ultima visita del CPT a San Marino nel corso della quale la delegazione ha proceduto al controllo delle raccomandazioni formulate in seguito alle visite del 1992 e del 1999, in particolare per quanto riguarda le condizioni di detenzione nel carcere di San Marino e le garanzie offerte alle persone sottoposte a custodia cautelare. La delegazione ha inoltre esaminato nel dettaglio le procedure per il ricovero involontario e la “cura medica obbligatoria” dei pazienti psichiatrici e ha visitato per la prima volta a San Marino due case di cura per anziani. Nella replica, le autorità di San Marino hanno fornito informazioni sulle misure adottate per affrontare le questioni sollevate dal CPT. Tutti i rapporti sono disponibili al seguente sito.

Quali sono le conclusioni dell’ultimo rapporto dell’ECRI riguardo a San Marino?

Nel suo ultimo rapporto pubblicato nell’aprile 2008, l’ECRI afferma che sono stati compiuti progressi in numerosi campi evidenziati nel rapporto precedente (novembre 2003). Le disposizioni che determinano l’acquisizione della cittadinanza per discendenza sono state modificate in modo tale da assicurare ai bambini di tutti i cittadini di San Marino l’acquisizione della cittadinanza alla nascita. Un processo di stabilizzazione della situazione dei lavoratori transfrontalieri è in corso. Sono state intraprese numerose iniziative al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni relative al razzismo e alla discriminazione razziale, in particolare nell’ambito della campagna del Consiglio d’Europa “Tutti diversi, tutti uguali”.

Tuttavia, un certo numero di raccomandazioni elaborate nel secondo rapporto dell’ECRI non sono state implementate, o lo sono state solo parzialmente. È tuttora necessario migliorare la comprensione delle nozioni di razzismo e discriminazione razziale nella Repubblica di San Marino e promuovere la conoscenza di questo fenomeno tra l’opinione pubblica e del suo manifestarsi nella società. Le autorità di San Marino non hanno ancora valutato appieno le necessità specifiche di alcuni segmenti della popolazione sammarinese, come ad esempio le donne dell’Europa centrale e orientale che emigrano per lavorare come badanti, o i cittadini di San Marino provenienti dall’Argentina. Di conseguenza, i membri di questi gruppi si trovano spesso a vivere in una condizione di svantaggio rispetto al resto della popolazione, ciò che li espone al rischio di discriminazione.

In questo rapporto, inoltre, l’ECRI raccomanda alle autorità di San Marino di prendere ulteriori iniziative in numerose aree, come ad esempio: l’adozione di un Piano d’azione nazionale contro il razzismo in stretta collaborazione con le vittime potenziali di razzismo e di discriminazione razziale; la messa a punto di un quadro giuridico e istituzionale contro il razzismo e la discriminazione razziale, in particolare attraverso l’adozione di provvedimenti penali contro le espressioni di razzismo, le organizzazioni razziste e i reati di stampo razzista, nonché di una legislazione antidiscriminazione civile ed amministrativa che fornisca effettivi meccanismi di riparazione; per ultimo l’agevolazione dell’ottenimento della cittadinanza per naturalizzazione.

Quante sentenze relative alla Repubblica di San Marino ha emesso la Corte dei Diritti Umani nel 2009?

Delle 1 625 sentenze emesse dalla Corte nel 2009, nessuna era relativa a San Marino. Dal 1999, quando la Corte ha iniziato a pieno titolo le sue funzioni, ha emesso 11 sentenze riguardanti San Marino, su un totale di 11 361 sentenze: in 8 di queste è stata riscontrata una violazione.

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Delegazione all’APCE

Marco Gatti (EPP/CD) a capo della delegazione e Fiorenzo Stolfi (SOC) come rappresentante.

Membri sostitutivi: Asssunta Meloni (ALDE) e Pier Marino Mularoni (ALDE).

Delegazione alla Camera dei poteri locali

Floriano Andreini (SOC) e Paolo Rondelli (SOC), rappresentanti.

Delegazione alla Camera delle Regioni

Presidente: Maria Grazia Ceccoli (EPP/CD), non ha diritto di voto.

Contatti:

Strasburgo:

Ufficio stampa: Giuseppe Zaffuto

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Aggiornato ad agosto  2010